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E’ con grande piacere ed orgoglio che presento il nuovo giocatore del mese, un giocatore che con la sua vitalità, il suo talento, il suo  entusiasmo e la sua straordinaria passione ha contribuito in maniera decisiva alla conquista dello scudetto 2007 dei Banditi Ferrara.

Questa doverosa premessa per presentare il funambolico ed elettrizzante Davide Sarto, anche se tutto il mondo del Flag Football conosce questo formidabile giocatore con il nickname di “PEEZ-PLAXICO”, RB/WR # 7 dei Banditi Ferrara.

 

Sportivamente parlando Peez nasce nel mondo della palla tonda, quella palla tonda non sempre amata dagli appassionati dello sport a stelle e strisce ma che in questo caso ha rappresentato per il nostro giocatore il primo vero approccio con uno sport agonistico, utile per capire cosa significhi lo sport di squadra, i sacrifici e la fatica sul campo.

 

Nel calcio (ad alti livelli) Peez si forma atleticamente, acquisendo anno dopo anno agilità, scatto ed una efficacissima mobilità, doti valide nel “soccer” ma ancora più utili ed indispensabili in un “runner” della palla ovale, qualità che unite a delle caratteristiche fisiche particolari hanno reso questo atleta un vero personaggio principale, una star dei campi di flag, conquistando nel giro di pochissimo tempo l’oscar come miglior “attore” protagonista.   

PEEZ -PLAXICO RB-WR #7

 

In effetti tutto sembra ancora più straordinario se si pensa che Peez-Plaxico si avvicina al Flag Football nel 2004, tutto sommato recentemente, prima di allora la palla ovale era quasi sconosciuta se non per la partite NFL trasmesse da Sky o quelle del Madden…..

Ma nella primavera del 2004 il destino conduce il nostro eroe in casa da John (Trabanelli ndr) per accompagnare un amico  intenzionato a farsi un tatuaggio, e in quella circostanza Peez sente parlare per la prima volta di Flag Football…..

 

 

 

Saranno state le parole ed i racconti di John, sarà stata la voglia di misurarsi in uno sport alternativo, sarà stato il Madden od i tatuaggi, o più semplicemente il destino ma di fatto, dopo quello strano e casuale incontro, dopo quella lunga e curiosa chiacchierata con l’allora QB dei Banditi, il nostro Peez si convince che deve provare questa nuova avventura in uno sport sconosciuto ma dal fascino curioso ed intrigante.

 

“Ricordo come fosse ieri il primo allenamento del nostro Peez…..una fredda serata di fine febbraio 2005…..abbigliamento “calcistico” o quasi, con tanto di calzettoni lunghi che nascondevano due parastinchi a proteggere quelle gambe all’apparenza esili e graciline…..il riscaldamento con i nuovi compagni, le prime tracce dal nome incomprensibile e bizzarro, e  poi i primi lanci e le prime ricezioni del pallone…quel pallone ovale che finalmente veniva afferrato con le mani e non più con i soliti piedi, quei piedi usati per anni negli allenamenti calcistici”…..

 PEEZ IMPEGNATO CONTRO I CELTICS FELTRE

 

Sin da quel primo allenamento i più “vecchi” giocatori presenti capirono immediatamente che quel piacevole e simpatico giocatore nascondeva delle grandi qualità, qualità che potevano trasformare il nostro Peez da valido giocatore di “soccer” a straordinario giocatore di Flag Football, i “vecchi” compresero che con la palla in mano quell’atleta sapeva come muoversi e che non era affatto facile, anche per i più esperti e navigati, agguantarlo o strappargli la “bandierina”.

 

L’inizio fu così… poi…..poi tutto il resto è stato merito di Peez, che nel giro di pochissimo tempo, allenamento dopo allenamento, grazie ad una straordinaria volontà ed una immensa voglia di imparare si è messo a totale disposizione del team e di quei “vecchi” giocatori che potevano trasmettergli qualcosa, quei “fondamentali” e quella tecnica indispensabile per diventare grande e per diventare un  vero giocatore di football.

 

La sua straordinaria passione (ipercontagiosa) e le sue qualità atletiche hanno fatto tutto il resto….già nella prima stagione agonistica Peez, che nel frattempo aveva aggiunto sulla maglia anche il nickname PLAXICO, riusciva a mostrare alla folta platea del “ruba-bandiera” le sue qualità e la sua bravura.

PEEZ -PLAXICO

Il primo campionato sarà davvero straordinario, Peez si guadagna immediatamente la maglia di titolare nell’offense nero-rossa, trovando con l’allora QB estense John Trabanelli e gli altri ricevitori in campo un’ottima intesa.

PEEZ #7 INSIEME PALTRO #2 E JOHN #1

Per la prima volta nella storia del flag italico un giocatore riesce ha concludere la stagione superando la doppia cifra sia per i TD Run che nei TD Pass, realizzando di fatto 11 mete su ricezione, agguantando 63 palloni e 11 TD su corsa, classificandosi al primo posto nella graduatoria riservata ai “runner” ed al quarto posto assoluto in quella destinata al Total Score, con 141 pt. realizzati.

Peez si cimenta con grande successo anche nel ruolo di Blitzer mettendo a segno 3 sacks e numerosissime rush sui QB avversari. 

 PEEZ IMPEGNATO IN DIFESA NEL RUOLO DI BLITZER

In campo e fuori Peez-Plaxico diventa protagonista, trascinando per tutta la stagione i compagni di squadra che, grazie alla sua esaltazione ritrovano un nuovo entusiasmo, un campionato che si conclude trionfalmente per il piccolo grande #7, guadagnandosi la convocazione all’ALL STAR BOWL e soprattutto pressoché all’unanimità votato come “ROOKIE OF THE YEAR 2005”.

PEEZ E MARCO VIANI PREMIATI NEL 2005 COME ROOKIE E MVP OF THE YEAR

 

Ma le soddisfazioni non si limitano al campionato, Peez conquista l’interesse e l’ammirazione del coaching staff della nazionale italiana di flag e viene scelto nel gruppo di atleti che parteciperanno alle selezioni per i campionati europei di Helsinki (Finlandia).

Non agguanta la convocazione per un soffio, ma di fatto entra nel giro “azzurro” che in futuro gli regalerà altre bellissime gratificazioni.

La seconda stagione risulta altrettanto esaltante, nella primavera del 2006 Peez si unisce alla rappresentativa azzurra e disputa in Israele il prestigioso torneo internazionale di Gerusalemme; le esperienze internazionali si allargano anche con la maglia dei Banditi con la quale Peez-Plaxico partecipa al Galaxy Bowl di Francoforte (Germania) e al famoso torneo Flag Oceane di Le Havre (Francia)  

PEEZ IN AZIONE AL FLAG OCEANE DI LE HAVRE

PEEZ CONTRO IL TEAM DANESE DEI MAMMOTH

Anche il secondo campionato si apre come si era concluso quello precedente, il funambolo #7 semina il panico nelle difese avversarie con le sue ubriacanti e inarrestabili corse, crescendo straordinariamente anche nel ruolo di ricevitore dove acquisisce tecnica, sicurezza ed affidabilità.

Con i Banditi arriva sino in fondo, alla finalissima di Majolo, persa d’un soffio contro gli straordinari Cleavers Cavriago.

Statisticamente parlando Peez si conferma tra i grandi, 67 ricezioni per 10 TD e 6 TD Run per un totale di 99 Pt. di total score ai quali vanno aggiunti 6 sacks realizzati, oltre ad un numero altissimo di corse straordinarie, statistiche che ancora una volta lo portano a disputare l’All Star Bowl. 

PEEX CON LA MAGLIA VERDE NELL'ALL STAR BOWL

 

Il 2006 è anche l’anno dei mondiali di Korea ed il “supernano” si impegna al massimo per conquistare un biglietto per Daegu….. Le sue capacità, la sua versatilità ed il suo impegno vengono di fatto  premiati e Peez si guadagna la maglia #7 del Blu Team con la quale raggiunge il settimo posto assoluto nella grande competizione sportiva.

PEEZ #7 INSIEME AD ANDRE #19 E MARCO VIANI #82

 

Il 2007 consacra definitivamente il piccolo grande giocatore estense, anche se la stagione dopo una fantastica pre-season che gli regala MVP ed elogi si apre con un brutto infortunio alla caviglia subito nel corso del Champions Bowl che gli impedisce di esaltarsi nell’importante manifestazione sportiva.

Peez non si scoraggia e dopo una lunga e sofferta riabilitazione si ripresenta in campionato più motivato che mai, riacquistando presto la condizione ottimale, trascinando il suo team in quella che sarà una stagione trionfale.

Il giocatore è ormai cresciuto sia dal punto di vista tecnico sia da quello mentale e in campo si vede,  mettendosi come sempre a disposizione dei compagni di squadra.

 

Nonostante l’infortunio subito, con una grandissima determinazione e coraggio il “supernano” si presenta al training camp della nazionale azzurra che sarà impegnata in settembre negli europei di Sestola.

 PEEZ CON LA MAGLIA DELLA NAZIONALE AZZURRA #7

Ancora una volta si conquista un posto da titolare grazie al duro lavoro, alla serietà ed all’impegno e con il Blu Team partecipa alla competizione continentale che consegna il 5° posto agli azzurri.     

Dopo l’importante parentesi con la nazionale, Peez-Plaxico si rituffa in campionato c’è da giocare il X° Finalbowl con la maglia #7 dei suoi Banditi.

La decima finalissima del campionato senior di flag football sarà qualcosa di straordinario per lui e per tutti gli estensi.

Al termine di un Finalbowl praticamente perfetto i Banditi riconquistano dopo 5 lunghi anni il titolo di Campioni d’Italia ed il successo giunge anche grazie alla straordinaria performance del piccolo grande Peez, una prestazione davvero superlativa che contribuisce enormemente alla vittoria finale, giunta ancora una volta contro le “Mannaie” reggiane.

 PEEZ ENTRA IN TD E CONSEGNA IL TITOLO DI CAMPIONI D'ITALIA AI BANDITI FERRARA

I Banditi sono campioni d’Italia, PEEZ-PLAXICO è campione d’Italia.

Le lacrime di gioia al termine della finale descrivono e raccontano la grandezza e la sensibilità del suo cuore, la passione per questo sport, l’attaccamento per quei colori nero-rossi, per quella maglia #7  e per tutti i compagni di squadra.

Peez non è solo un grande giocatore ed un grande atleta ma è per tutti noi un grande amico.

 

Fidanzato con la dolcissima e tifosissima Valentina "N" (super appassionata ed aspirante atleta di un futuro team femminile)  convolerà a nozze il 13 luglio p.v. 

 PEEZ & VALENTINA

Team NFL favorito Indianapolis Colts. 

 

20 DOMANDE AL PICCOLO GRANDE PEEZ

1) Prima di tutto puoi spiegare agli appassionati il perché del nickname PEEZ – PLAXICO?

R: E' presto detto Peez me lo porto dietro da un pò, da quando giocavo con l'altra palla e mi è stato dato dai miei compagni di squadra che sentendo gli avversari darmi più e più volte del pezzo di m+--a per qualche simulazione di troppo o fallo o espulsione causata, se ne uscivano dal campo apostrofandomi simpaticamente :-)

Plaxico invece viene perchè resto sempre affascinato dalle profondità della psiche umana, dove scatta un qualcosa, soprattutto nei colored, che li spinge (spesso sotto l'nfluenza del crack) ad inventarsi nomi meravigliosi, come non si fa a non amarli, solo per citare la NFL Plaxico, Craphonso, Cadillac, Atari etc etc. 

2) Perché Peez ha scelto il Flag Football?

R: Mah più che altro è stato il flag football a scegliere me, un pò come la leggenda del peyote è lui che trova te e non viceversa, io sono entrato nell'appartamento di un tatuatore all'epoca senza studio per un preventivo per una carpa koi sulla spalla sinistra e ne sono uscito con un fratello e una prima infarinata su cosa fosse il flag, del resto questo succedeva qualche settimana prima dei mondiali francesi e poi....poi è stato Amore totale, immediato e assoluto, non gli manca nulla al flag c'è disciplina, c'è lavoro ma soprattutto c'è passione, devozione per la squadra, sacrificio negli allenamenti insomma una figata....

 

 3) I Banditi dopo 5 lunghi anni sono nuovamente campioni il merito è anche tuo?

R: Credo d'aver inciso in parte sul successo della squadra, anche sarei più contento nel saper d' aver dato un contributo maggiore fuori dal rettangolo di gioco rispetto alle giocate in campo, certi valori sono per me più importanti del segnare o del difendere, spero d esser stato un elemento trainante per i miei compagni nei momenti no e di esser stato per loro contagioso con la mia voglia di fare, per l'entusiasmo che ci metto e per quanto ci credo, per quanto riguarda il gioco credo d' aver portato oltre alle ottime mani che già erano a roster una nuova dimensione per l'ttacco grazie al gioco a terra....

 

4) Come giudichi il campionato italiano di Flag? Cambieresti qualcosa?

R: Dal punto di vista organizzativo le sensazioni che ho sono buone, è stato un anno zero, c'è molto da fare, e lo si sa, ma vedo la reale e concreta voglia di migliorarsi, spero di non esser smentito poi dai fatti, mi spiacciono però due cose, senza voler togliere niente a nessuno, primo che non sia stato eletto Gigione Rubini nel consiglio e che lo stesso abbia perso un personaggio fondamentale come Raffi troppo spesso criticato e troppo spesso non lodato per tutto quello che ha dato e fatto per TUTTO il movimento. Altrettanto fondamentale per me è che si debba creare, se possibile, una propria identità come movimento, senza troppe affiliazioni e senza dover dipendere da nessuno, al momento per esempio non possiamo iscrivere la nazionale ai mondiali a causa della spaccatura creata dal tackle, sinceramente lo trovo assurdo.

Sul campo, beh, secondo me siamo un pò troppo fighetti, a parte quando ci scontriamo con le romane o gli x-men, mi diverto molto di più a giocare in Europa rispetto al resto del campionato, è vero che non c'è contatto ma teoricamente non c'è neanche nel basket, eppur sotto canestro ci si legna eccome, ecco, quello che mi da fastidio è la corrente purista del concetto "no contact" semplicemente perchè è un' utopia...

PEEZ INTERVISTATO DAI GIORNALISTI DI SKY NEL CORSO DEL CHAMPIONS BOWL

5) Sei considerato da molti addetti ai lavori come il RB più forte del campionato e anche le tue quotazioni come WR stanno aumentando paurosamente stagione dopo stagione e adesso ti proponi anche nel doppio ruolo di difensore……dove vuole arrivare PEEZ?

R: Io ci metto passione e voglia di lavorare per migliorarmi come giocatore, poi , non mi stancherò mai di dirlo, ho l'immensa fortuna d'esser capitato in squadra con persone che hanno il talento, la voglia e le capacità di insegnarmi, vorrei solo completarmi come giocatore ( e la difesa mi intringa parecchio ) ma per una questione mia, non perchè debba dimostrare qualcosa a qualcuno, semplicemente perchè mi piace, perchè finchè uscendo di casa per andar all'allenamento o ai bowl lo farò col sorriso vorrà dire che sto facendo la cosa giusta. Mi spiace ad esempio vedere potenziali talenti che non avendo la mia stessa fortuna non riescono a fare il salto di qualità perchè per un motivo o per l'altro non hanno nessuno che gli insegni, in chiave azzurra è davvero un gran peccato. Non ringrazierò mai abbastanza (in rigoroso numero di jersey) John, Paltro, Raffi, Borra, Zano, Cap Moglioni, Michi insomma tutti quelli che hanno arricchito il mio bagaglio di flag, tutti quelli che hanno "perso" tempo col sottoscritto, grazie di cuore a tutti.

 

 

6) Sei stato protagonista con la maglia azzurra della nazionale di Flag di un’avventura mondiale ed una continentale cos’ha significato per te…come uomo e come giocatore?

R: Entrambe le esperienze hanno significato comunque una crescita personale, viaggiare credo serva a spostare un pò più in là i propri limiti o per lo meno a limitarli, stesso discorso per quanto riguarda le persone che si incontrano, gente nuova, posti nuovi tutto serve a farti crescere, siamo una minoranza come sport, ma posso garantire a chi non l'ha fatto che vestir i colori del proprio paese è emozionante, giocare con la jersey azzurra col tuo numero è una roba da far scoppiar la testa, cavolo seppur deserto a Daegu ho corso in uno stadio da migliaia di posti e rivisto l'azione su un mega schermo, son cose che nessuno mi toglierà mai, il rammarico è, soprattutto in Korea, che avremmo potuto dare e fare di più, bastava solo fare quello che il coach ci aveva richiesto, un minimo di sacrificio per prepararsi, la figura di guano là è stata di chi era in campo e non del coaching staff e questo la rende ancora più amara. Divago un attimo solo cogliendo l ennesima opportunità per ringraziare il Principe d avermi portato a Gerusalemme..

7) La più bella esperienza vissuta con la maglia dei Banditi.  

R: Credo ci si aspetti che io dica alzare al cielo il trofeo del campionato vinto in casa invece... invece credetemi stare in mezzo al loop formato da tutti i miei compagni di squadra a gridare per scandire il ritmo dei jumping'jacks, prima della partita contro i golden e subito dopo aver perso con Cavriago, leggere negli occhi di tutti loro la grinta, la determinazione, la voglia e il messaggio esplicito "cazzo io non mollo" beh è stata la cosa che più mi abbia toccato, fortunatamente gioco con gli occhiali e le lacrime che mi scendevano sono rimaste solo per me..

 

PEEZ E LUCA BORRA

8) La più grande delusione….?

R: Sportivamente due: uno, il titolo perso a Maiolo, onore alle mannaie ma noi saremmo stati da fucilare, ancora oggi riguardando il dvd di quel final game non riesco a veder il secondo tempo della finale; due, l'essermi perso praticamente tutta la coppa dei campioni in casa a causa della caviglia, è stato davvero difficile star fuori ed esser solo spettatore..

Umanamente la più grande delusione è rappresentata dal codazzo di polemiche, insulti, bassezze e quant altro successo dopo la finale di quest anno..

9) Il giocatore avversario che stimi di più?

R: Uno è davvero troppo poco concedimene tre... Capitan Moglioni, Di Gregoli e Andre.. chi per un motivo chi per l'altro si sono guadagnati la mia massima stima e affetto..

10) La tua partita più bella?

R: Stagione da rookie, semifinale a Cervia contro gli x-men, 2 td run 1 td pass ricevuto in cielo con Lazzaro che copriva e un safety a Cris... non male.. peccato che poi in finale ne abbiam prese andare e tornare dai Cleavers

 PEEZ IMPEGNATO CONTRO GLI X-MEN REGGIO EMILIA

11) Una frase celebre nella quale ti identifichi… il tuo film ed il tuo libro preferito?

R: Onestamente credo che " resisto a tutto tranne che alle tentazioni" di Wilde la dica lunga..

Per i film "Via col vento", "Il meraviglioso mondo di Amelie" e "The Blues Brothers"...

Libro....."Survivor" di Chuck Palaniuck dovrebbero leggerlo tutti..

12) La cosa più importante che ha cambiato la tua vita?

R:L' aver incontrato Valentina, mi ha completato e mi ha aiutato a vedere e a vivere le cose in maniera più positiva, ora tutto ha un sapore nuovo, ho aspettato 28 anni ma ne è valsa davvero la pena, ci sposiamo il 13 luglio..

13) Il tuo sogno nel cassetto?

R: Riuscire a costruirmi una famiglia serena e felice.. si capisce che sono innamorato?!?

14) Come uomo….. il tuo miglior pregio….. ed il tuo principale difetto…?

R: Come pregio direi l'assoluta dedizione che metto nel far le cose in cui credo.. peggior difetto non c'è dubbio sono parecchio permaloso anche se pare che gli attacchi di vaginite siano diminuiti..

 

15) Come saranno i Banditi 2008?

R: Saranno concentrati, convinti, carichi e stimolati dal dover dimostrare d'esser i Campioni d'Italia a dispetto di tutte le polemiche. Auspico che gli allenamenti siano sempre più duri perchè è proprio nel trainig camp che si cominciano a costruire le vittorie..

16) Chi vincerà il campionato 2008?

R: Beh l'anno scorso ho vinto l'MVP a Milano al bowl d'apertura della pre season ed è finita come tutti sappiamo, quest anno dalla prima a Verona sono tornato a casa con la targa del miglior giocatore del bowl quindi se tanto mi da tanto..

 PEEZ RICEVE L'MVP NEL RHINOS BOWL

17) Con la lampada magica di Aladino quali sarebbero i tuoi  tre desideri?

R: Se si possono scegliere solo cose materiali..

Un campo in sintetico di ultima generazione come quello di Jerusalemme ma con a centrocampo invece del logo di quelle checche isteriche dei Patriots il nostro Bandito..

Una Aston Martin DB9..

Che ritrasmettano in tv il Muppet's Show..

18) La squadra avversaria più forte che hai incontrato?

R: Con la nazionale i francesi in Korea davvero una squadra spettacolare, non ti concedono nulla, non sbagliano praticamente mai e ti puniscono al minimo passo falso; con i Banditi credo che i Golden Hunter's mettano paura un pò a tutti hanno capacità ed individualità tali da poter metter sotto chiunque..

19) Il personaggio della storia che ami di più?

R: Leonardo da Vinci cos' altro puoi dirgli se non "sei davvero un figo.."

20) Il tuo modello NFL?

R: Steve Smith piccolo, tutto cuore e grinta ogni palla che si porta a casa se la suda di brutto...  

 

Aver in squadra una grande persona ed un grandissimo giocatore come Peez-Plaxico rappresenta per tutti noi motivo di vanto ed orgoglio, ed è indiscutibile che se i Banditi sono diventati nuovamente Campioni d’Italia il merito è anche di questo elettrizzante  giocatore che è riuscito a contagiare e trasmette a quei “vecchi” e “giovani” compagni nero-rossi l’energia, l’entusiasmo ed una nuova vitalità indispensabile per raggiungere la vittoria ed il successo….il grande Vince Lombardi disse:“La differenza fra una persona di successo e le altre non sta nella mancanza di cultura o di energia, ma, piuttosto, nella mancanza di volontà”…….A mio modo di vedere quella straordinaria “volontà” mai mancata un solo istante, quell’impegno e quella dedizione che in breve tempo ha trasformato il nostro PEEZ da calciatore….a straordinario giocatore di “successo” dei Banditi Ferrara.

 

GRANDE PEEZ-PLAXICO # 7!!!!

            

 

 

GUARDA L'ARCHIVIO DEI GIOCATORI DEL MESE

 

#13 RAFFAELLO PELLEGRINI

# 2 PALTRINIERI ALESSANDRO

#22 BORRA LUCA

# 1 JOHN TRABANELLI

#55 LB RAGAZZI MARCO

#51 LB ZANARDI STEFANO

 

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